La fondazione

L’Associazione di Volontariato “Don Mario Ciceri” è stata fondata, con atto ufficiale, il giorno 8 settembre 1994, anniversario della nascita di don Mario, e registrata presso l’Ufficio del Registro di Vimercate il 19 dello stesso mese. L’Atto costitutivo è stato modificato una prima volta il giorno 2 ottobre dell’anno successivo, con registrazione il giorno 9; e una seconda e ultima volta il 20 maggio 1996 dall’assemblea dei soci che ne ha approvato la stesura definitiva, registrata presso l’Ufficio del Registro di Vimercate il 27 maggio 1996. Riportiamo qui per esteso il documento finale.

La revisione dello statuto

Assemblea dei soci per la revisione e approvazione dello Statuto. Tra i sottoscritti i signori:

Cavenago Antonio, nato a Sulbiate il 30.06.1928
Clauser Gianantonio, nato a Milano il 10.03.1940
Corno Luigi, nato a Vimercate il 23.11.1969
Dondoni Giovanni, nato a Monza il 12.12.1960
Formenti Francesco, nato a Bellusco il 10.01.1933
Lena Dionisio, nato a Pravisdomini il 08.03.1931

si dà atto che è modificato l’Atto costitutivo della

“ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “DON MARIO CICERI”

Si premette che:

  •  l’Associazione si è costituita per dare il proprio contributo e collaborazione alle attività religiose, educative, caritative e sociali pertinenti alla finalità primaria della Parrocchia e della Comunità in cui opera;
  • la sede è in Sulbiate – 20050 MI – via Madre Laura n. 8 – C. Fiscale 94017370159, Partita IVA 02434500969 – prima registrazione a Vimercate il 19.09.1994 al n. 002972 serie 3 – seconda registrazione del 09.10.1995 al n. 002488 serie 3, per modifiche del presente Statuto.
  • Essa funzionerà ai sensi della L. 11.08.91 n. 266 e della L.R. 24 luglio 1993 n. 22.

Lo statuto definitivo

  1. L’organizzazione di volontariato non ha fini di lucro e svolge la propria attività in stretta collaborazione con la Parrocchia S. Antonino in Brentana, Ente legalmente riconosciuto, con sede in p.zza Giovanni XXIII l – 20050 – Sulbiate MI. Le prestazioni offerte dai volontari sono a titolo gratuito.
  2. L’organizzazione ha sede in via Madre Laura n. 8 in Sulbiate e sarà operante nell’ambito del territorio della Regione Lombardia e più specificatamente nel territorio del Comune di Sulbiate.

OGGETTO

3. L’organizzazione si propone le seguenti finalità:

  • essere di sostegno, attraverso i propri aderenti volontari, nei confronti dei ragazzi/e che utilizzano le attività religiose, educative e caritative della Parrocchia;
  • contribuire all’educazione del rispetto della natura mediante la raccolta differenziata dei rifiuti solidi, secondo le indicazioni comunali e in collaborazione col Consorzio eli Zona per lo smaltimento dei rifiuti;
  • il dare sviluppo a iniziative in supporto di necessità emergenti, specie nel campo della solidarietà;
  • presenti in tutte le situazioni critiche che si possono presentare; o supportare tali attività con tutti i mezzi e gli strumenti più idonei: sicurezza, igiene, polizza assicurativa.

4 . Possono aderire all’Associazione tutti coloro che fanno domanda al Consiglio direttivo, dichiarando di accettare senza riserva gli scopi e le finalità dell’Associazione riportati nello Statuto.

La qualità di aderente cessa per:

  • dimissioni volontarie;
  • sopraggiunta impossibilità di effettuare le prestazioni programmate;
  • decesso;
  • comportamento contrastante con gli obblighi statutari;
  • Persistente violazione degli obblighi statutari.

L’ammissione e l’espulsione vengono deliberate dal Consiglio direttivo e la decisione è inappellabile

L’organizzazione di volontariato non ha fini di lucro e svolge la propria attività in stretta collaborazione con la Parrocchia S. Antonino in Brentana, Ente legalmente riconosciuto, con sede in p.zza Giovanni XXIII l – 20050 – Sulbiate MI. Le prestazioni offerte dai volontari sono a titolo gratuito.

ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE

5. a) Assemblea dei socio

b) Consiglio direttivo;

c) Presidente;

d) Collegio dei Revisori dei conti.

DIRITTI E DOVERI DEGLI ADERENTI

6. Gli aderenti possono essere chiamati a contribuire alle spese dell’Associazione. Gli aderenti hanno diritto di:

  • partecipare all’Assemblea, votare direttamente;
  • conoscere i programmi con i quali l’Associazione intende attuare gli scopi sociali;
  • partecipare alle attività dell’Associazione;
  • usufruire di tutti i servizi dell’Associazione;
  • dare le dimissioni in qualsiasi momento.

Agli aderenti è fatto obbligo di:

  • osservare il presente Statuto e le deliberazioni adottate dagli organi sociali;
  • svolgere le attività preventivamente concordate;
  • mantenere un comportamento conforme alle finalità dell’Associazione.

FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE

7.

  1. Assemblea dei soci: è costituita da tutti gli aderenti ammessi in qualità di soci all’Associazione. Si riunisce obbligatoriamente almeno una volta all’anno per deliberare in merito al programma annuale dell’Associazione e approvare il rendiconto di gestione. Può inoltre essere convocata dalla maggioranza dei Consiglieri o da almeno un terzo dei soci in regola con il pagamento della quota sociale. Nomina il Consiglio direttivo.

È convocata e delibera ai sensi e nei modi previsti dagli art. 20 e 21 del C.C. Determina l’ammontare della quota associativa.

  1. Consiglio direttivo: è formato da tre a sette membri, secondo la delibera dell’Assemblea dei soci. Il Consiglio direttivo provvede alla nomina del Presidente e coordina tutta l’attività dell’Associazione predisponendo il programma annuale. Esso è investito dei più _ ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione. Provvede alla stesura del rendiconto eli gestione e può istituire delle specifiche commissioni cui affidare incarichi particolari nonché delegare i poteri specifici a uno o più consiglieri.

8. Il Consiglio direttivo dura in carica tre anni, i suoi membri possono essere rieletti. In caso di dimissioni eli un membro, questo potrà essere sostituito per cooptazione da altra persona indicata dal Consiglio direttivo, che provvederà a sottoporre la nomina all’approvazione assembleare. Il consigliere così nominato durerà in carica sino allo spirare del mandato del Consiglio in essere.

ENTRATE, PATRIMONIO SOCIALE E RENDICONTO

9. L’Associazione non ha scopo di lucro. I fondi necessari per il perseguimento dei suoi scopi saranno reperiti mediante:

  • quote dei soci
  • contributi, lasciti, clonazioni eli privati;
  • contributi da parte eli istituzioni ed Enti pubblici e privati;
  • proventi derivati dai servizi offerti ai terzi;
  • ricavato eli iniziative e attività da essa promosse.
  1. Il bilancio preventivo e consuntivo, redatto e presentato annualmente dal Presidente o dalla Segreteria, e rettificato dal Consiglio direttivo, deve essere sottoposto all’assemblea dei soci per la sua approvazione.

Eventuali avanzi attivi di gestione dovranno essere reimpiegati per gli altri scopi statutari, mentre eventuali perdite dovranno essere ripianate nella gestione successiva. È ammessa l’istituzione di un fondo di riserva da utilizzare per spese urgenti straordinarie e inderogabili o per fronteggiare momentaneamente un disavanzo di gestione. In quest’ultimo caso il fondo deve essere reintegrato.

  1. Le cariche in seno all’Associazione sono gratuite. È ammesso il rimborso delle spese vive sostenute da quei membri del Consiglio e/o soci cui sono stati conferiti incarichi specifici dalla Presidenza e dal Consiglio direttivo. Il rimborso potrà essere effettuato solo con presentazione eli idonea documentazione.
  1. Il patrimonio sociale è indivisibile e, in caso eli scioglimento dell’Associazione, eventuali residui attivi, la rimanenza del fondo di riserva e altre eventuali attività eli qualsiasi tipo dovranno essere destinati a favore eli altre associazioni eli volontariato aventi le stesse finalità di cui all’art. 3 del presente Statuto, nel rispetto dell’art. 5, comma l, della legge 266/91. Per deliberare lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole eli almeno tre quarti degli associati.
  1. Su delibera dell’Assemblea dei soci si istituisce il Collegio dei Revisori dei conti, come previsto dall’art. 5 del presente Statuto. Suoi compiti:
  • Il Collegio dei Revisori dei conti è composto da tre componenti i quali provvederanno con propria delibera a nominare il Presidente del Collegio: essi dureranno in carica tre anni e sono rieleggibili.
  • I Revisori devono accertare la regolare tenuta della contabilità dell’Associazione e, a tale scopo, procedere in qualsiasi momento ai relativi atti eli controllo, di revisione e li ispezione.
  1. Per quanto non previsto, valgono le disposizioni previste dal­ l’art. 14 e seguenti del C.C., e le norme cui fare rinvio sono anche quelle specifiche sul volontariato (Legge 266/1991 e L.R. 22/1993).

NORME TRANSITORIE E DI ATTUAZIONE

  1. A parziale deroga dell’art. 7 lettera b), per il primo triennio il Consiglio direttivo è composto dai soci fondatori, signori: Cavenago Antonio, Clauser Gianantonio, Corno Luigi, Doncloni Giovanni, Formenti Francesco, Lena Dionisio.
  2. Viene conferito specifico mandato al Presidente signor Corno Luigi di provvedere a inoltrare la domanda di iscrizione al Registro regionale provvisorio del Volontariato, sezione Sanità/Assistenza, presso la Regione Lombardia, ai sensi dell’art. 6 L. 11.08.91 n. 266, se e in quanto ritenuta opportuna.
Sulbiate, 20.05.1996    Registrato il 27.05.1996 presso l’Ufficio Registro di Vimercate, al n. 001726, serie 3

L’iscrizione nel Registro regionale

Decreto n. 3082 del 24 giugno 1996 – Numero settore 560
Oggetto: Iscrizione ne/Registro Generale Regionale del Volantinato dell’organizzazione denominata Associazione di Volontariato “Don Mario Ciceri”, avente sede nel Comune di Sulbiate, via Madre Laura 8.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA richiamata la legge 11 agosto 1991, n. 266, “Legge quadro sul volontariato”; richiamata altresì la L.R. 24 luglio 1993, n. 22, “Legge regionale sul volontariato”; ……..

DECRETA

  1. L’organizzazione denominata Associazione di Volontariato “Don Mario Ciceri”, avente sede nel Comune di Sulbiate, via Madre Laura 8, è iscritta nel Registro Generale Regionale del Volontariato al foglio n. 500 – progressivo 1996 – sezione b) Civile.
  2. L’iscrizione comporta l’obbligo per l’organizzazione di presentare annualmente, entro il 30 maggio, una relazione sul mantenimento dei requisiti per l’iscrizione nel Registro e sull’attività svolta nell’anno precedente, accompagnata dal rendiconto economico-finanziario.
  3. È fatto obbligo all’organizzazione iscritta di comunicare alla Regione tutti quegli elementi che possano in futuro incidere sul presente provvedimento e di richiedere, ove necessario, una modifica del medesimo.

IL PRESIDENTE l’Assessore alla Famiglia e Politiche Sociali

(dott. Maurizio Bernardo)

Il simbolo

PROMEMORIA

del Socio secondo lo spirito del Simbolo

LE DUE MANI

disponibilità nel dare

ma anche nel chiedere collaborazione

IL CIELO AZZURRO

quello che il volontario fa… lo faccia serenamente

LA COROLLA GIALLA

ricorda la margherita,

fiore semplice ma che c’è tutto l’anno…

così sia la tua disponibilità dove sei chiamato

IL NOSTRO CAMPANILE

simbolo delle nostre radici, della nostra cultura:

il prossimo nostro è qui, il primo a essere aiutato

L’OROLOGIO DEL CAMPANILE

dare un po’ del nostro tempo per chi ne ha bisogno non è tempo perso

LA CROCE SUL CAMPANILE

è in alto… lontana… ma chi è in croce spesso è il nostro vicino: aiutalo!

DON MARIO TUTTO QUESTO LO HA FATTO ECCO PERCHÉ È STATO SCELTO QUALE ESEMPIO A NOI… IMITARLO!

8 settembre 1995

I Soci fondatori

La convenzione

Copia della convenzione sottoscritta è disponibile per la consultazione, presso la nostra sede in Via Madre Laura, 8 – Sulbiate

Collaborazione missionaria

Parlando della ristrutturazione della chiesetta di San Domenico, poche pagine prima, si diceva che “il raccordo tra chiesa e oratorio sembra quasi un darsi la mano tra Madre Laura e don Mario Ciceri”. L’Associazione vuole proprio tenere viva e operante questa collaborazione che già è idealmente esistita tra quelle due personalità, anche se esse non hanno operato contemporaneamente nella nostra parrocchia. Suor Celestina Barelli, eletta Madre l’anno scorso, rispondendo alla lettera eli felicitazioni di un socio, scriveva: “Le nostre realtà devono incontrarsi su questi valori fondanti perché mostrino un unico volto di Chiesa. La chiesa eli Sulbiate è stata privilegiata da Dio per aver suscitato persone significative, coraggiose e sante. Ora tocca a noi continuare quello che loro hanno iniziato. E mi pare che sia la vostra Associazione che la nostra Congregazione ce la stiano mettendo tutta”.

Inoltre la ·”Don Mario Ciceri” non dimentica l’ideale missionario a cui aspirava don Mario e al quale egli rinunciò solo per ubbidienza ai superiori. Così si propone di essere eli aiuto anche alle attività in terra di missione della Famiglia Sacro Cuore, che dal 1985, a Kinshasa e a Neisu (Congo), gestisce con quattro suore una scuola materna, un dispensario, un foyer sociale (scuola di lavoro) e dei centri nutrizionali e di sostegno scolastico, collaborando alla visita e all’evangelizzazione nelle carceri.

Una nostra concittadina, suor Giuseppina Leoni delle Suore Canossiane di Vimercate, è attualmente in India, insegnante ed Economa alla missione di Bombay, frequentata da ben tremila persone la cui età va dall’infanzia fino alle scuole superiori. Per quattordici anni ha operato come ginecologa e pediatra nel lebbrosario di Talasari, sempre in India. È per mezzo di lei che la «Don Mario Ciceri” ha fatto pervenire a quel lebbrosario una cospicua offerta che, scrive suor Giuseppina Leoni nella sua lettera di ringraziamento, verrà usata a favore “dei fratelli lebbrosi della missione e dei poveri Warlis (aborigeni) che vengono assistiti nel nostro ospedale e dispensario di Talasari. Le sorelle che si prendono cura dei lebbrosi e dei più poveri saranno felicissime eli ricevere questo aiuto finanziario che darà loro la possibilità eli provvedere medicinali, coperte, vestiario e cibo per questi poveretti emarginati dalla società”

È una realtà così diversa dalla nostra che quasi stentiamo a immaginarla. Lo testimonia un’altra lettera di ringraziamento eli suor Livia Giobelli, sempre da Talasari: “Ho ricevuto con piacere la notizia della vostra generosa offerta… La useremo metà per la clinica dei !ebbrosi e metà per l’ospedale. Leggendo e meditando il Promemoria del Socio secondo lo spirito del simbolo, mi sembra di capire che voi, sull’esempio eli don Mario Ciceri, volete essere persone disposte a vivere per la Chiesa e per i fratelli. Noi preghiamo affinché voi possiate superare le difficoltà che potreste incontrare per vivere il vostro ideale. Don Ciceri dal cielo vi guarderà con compiacenza e vi aiuterà a essere veri cristiani della parrocchia di Sulbiate. Per ricordare don Mario Ciceri la parrocchia di Sulbiate ha mandato due volte un’offerta che si è usata per costruire una casa per gli ammalati di lebbra che per difficoltà in famiglia, sebbene guariti ma deformi, ci hanno chiesto di restare con la nostra clinica ove abbiamo dei campi da lavorare. Questa vostra offerta si userà per le donne lebbrose e per prevenire i bambini (in contatto con gli ammalati) dalla lebbra…”.

Ci auguriamo che la nostra goccia si perda nell’oceano di solidarietà necessario per lenire le sofferenze di questo mondo emarginato.